Le due Teorie della Moneta: Neoclassica e Keynesiana

Le teorie della moneta sono fondamentali nell’ambito dell’economia e hanno un impatto significativo sulla politica monetaria e fiscale di un paese. Due delle teorie più influenti in questo campo sono la teoria neoclassica e la teoria di Keynes. Esploreremo ciascuna di queste teorie in dettaglio e forniremo esempi per comprendere meglio le loro diverse applicazioni.

Teoria Neoclassica della Moneta

La teoria neoclassica della moneta è basata sul concetto di neutralità della moneta e sottolinea il ruolo centrale dell’offerta di moneta nell’economia. Gli economisti neoclassici sostengono che la quantità di moneta in circolazione influenzi principalmente il livello generale dei prezzi in un’economia, ma non ha un impatto significativo sulle variabili reali, come la produzione e l’occupazione.

Principali Assunzioni della Teoria Neoclassica:

Neutralità della Moneta: In un lungo periodo, la quantità di moneta in circolazione non ha un impatto duraturo sulla produzione e sull’occupazione. Ad esempio, se la banca centrale raddoppia l’offerta di moneta in circolazione, i prezzi raddoppieranno nel lungo periodo, ma la produzione reale rimarrà invariata.

Equazione Quantitativa della Moneta: Questa è un’equazione chiave della teoria neoclassica e afferma che MV = PQ, dove M rappresenta l’offerta di moneta, V è la velocità di circolazione della moneta, P è il livello generale dei prezzi e Q è la produzione reale. Secondo questa equazione, un aumento dell’offerta di moneta (M) porterà a un aumento dei prezzi (P) o della velocità di circolazione della moneta (V).

Esempio della Teoria Neoclassica:

Immagina un’isola isolata con una popolazione fissa e un’economia agricola. In questa economia, se la banca centrale decide di stampare una grande quantità di moneta aggiuntiva e la mette in circolazione, i prezzi dei prodotti agricoli aumenteranno nel lungo periodo senza influenzare la quantità di produzione di cibo. Questo è un esempio di come l’offerta di moneta possa influenzare il livello generale dei prezzi senza avere un impatto duraturo sulla produzione.

Teoria di Keynes della Moneta

La teoria di Keynes della moneta, sviluppata da John Maynard Keynes, si discosta notevolmente dalla teoria neoclassica. Keynes sottolinea che l’economia può operare in uno stato di sotto-occupazione e che la domanda di moneta dipende da variabili reali come il reddito e l’occupazione.

Principali Assunzioni della Teoria di Keynes:

Inefficienza del Mercato del Lavoro: Keynes sostiene che il mercato del lavoro può non raggiungere automaticamente il livello di piena occupazione, e ciò può portare a periodi di disoccupazione involontaria.

Ruolo della Domanda Aggregata: Keynes enfatizza il ruolo della domanda aggregata nell’influenzare la produzione e l’occupazione. L’accumulo di moneta può influenzare la domanda aggregata, influenzando così il livello di occupazione.

Esempio della Teoria di Keynes:

Supponiamo che un paese affronti una grave recessione economica con elevata disoccupazione. Secondo la teoria di Keynes, la banca centrale può intervenire stampando più moneta o abbassando i tassi di interesse per stimolare la domanda aggregata. Queste misure possono aumentare la produzione e l’occupazione, anche se temporaneamente, e aiutare l’economia a uscire dalla recessione.

In conclusione, la teoria neoclassica enfatizza il ruolo dell’offerta di moneta e la neutralità della moneta nel lungo periodo, mentre la teoria di Keynes mette in primo piano il ruolo della domanda aggregata e suggerisce che la moneta può influenzare l’occupazione e la produzione. La comprensione di queste teorie è fondamentale per la formulazione delle politiche economiche e monetarie in un mondo complesso.

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